Enogastronomia
Gli etruschi possedevano materie prime e prodotti che venivano esportati in tutto il mondo allora conosciuto, il ferro ed altri metalli, ma anche prodotti della terra come il grano che dava una bianca farina, l’olio e, testimoniato dal ritrovamento dei contenitori nei relitti delle navi etrusche naufragate, il vino. Questa terra fertile, favorita da terreni di origine vulcanica ed alluvionale e dalla vicinanza del mare, ha prodotto da sempre vini di grande qualità. Eredi di queste antiche tradizioni sono le numerose aziende vinicole e le cantine che con le loro pregiate produzioni hanno ottenuto un meritato marchio di qualità e hanno conquistato rilevanti spazi di mercato nazionale ed internazionale. Le uve impiegate maggiormente per i vini bianchi sono il trebbiano, la malvasia e lo chardonnay, mentre per i vini rossi, il montepulciano, il sangiovese e il merlot, cui si affianca recentemente la riscoperta di un vitigno molto antico da nome giacchè, dal gusto molto forte e corposo. Ma anche i vignaioli di Cerveteri hanno sempre continuato ad offrire del buon vino nelle loro cantine. Quel vino che si mesce ancora in quelle che vengono chiamate le Fraschette, luoghi dove si beve il casereccio vino sfuso accompagnandolo con cibi cucinati in maniera semplice e rustica, in un'atmosfera dove sembra che il tempo si sia fermato. Nei numerosi ristoranti e trattorie del territorio si possono gustare piatti genuini e gustosi basati su una eccezionale varietà di prodotti, da quelli ortofrutticoli provenienti dalle fertili terre dell'Etruria, alle carni dei numerosi allevamenti suini ed ovini, alla ricca cacciagione e non ultimi per importanza, i prodotti del mare.La specialità sono i carciofi, derivati dal cardo etrusco, che traggono da questi terreni ferrosi un sapore davvero speciale, mentre tra gli alberi da frutto primeggia il pesco con diverse varietà, tutte di qualità impareggiabili. E' ripresa la colticvazione degli uliveti, con una produzione di olio di ottima qualità e le numerose aziende a gestione familiare producono anche il miele e raccolgono i tartufi dei monti Ceriti curandone anche la lavorazione insieme a quella di conserve agroalimentari. I moderni artigiani, ceramisti del territorio, riproducono oggi con eccezionale abilità le varie tipologie delle splendide ceramiche da tavola usate nei banchetti dagli etruschi, dai buccheri, vasi di colore nero lucidissimo imitanti il vasellame di bronzo che hanno resi famosi e identificabili i tragitti degli Etruschi in gran parte del Mediterraneo, ai vasi decorati a figure nere e rosse importati dalla Grecia. Un’arte che arriva fino ad interpretazioni del periodo medievale e rinascimentale e che affianca un’altra lavorazione artigianale che raggiunse con gli Etruschi un livello eccezionale e che vive ancora oggi nelle mani di esperti artisti locali: la gioielleria e l’oreficeria. Le tradizioni popolari e le feste che si svolgono in questi antichi borghi sono molto numerose. Oltre a quella di Sant'Antonio Abate con la benedizione degli animali, la più suggestiva è la rievocazione della morte di Cristo che si svolge la sera del venerdì santo, mentre la più popolare e vivace è la Sagra dell'Uva e del Vino dei colli Ceriti che si svolge nell'ultimo fine settimana di agosto. Infine la tradizione più spettacolare è quella delle meravigliose infiorate che vengono disposte sulle strade cittadine per le processioni di maggio e giugno in onore della Madonna e del Corpus Domini. Archeologia, storia, natura, gastronomia, artigianato, itinerari preziosi in un territorio antico e per molti aspetti ancora intatto, tra atmosfere semplici che possiamo cogliere passeggiando tra le Necropoli, boschi e tretti vicoli della città. Ritrovare il calore e la semplicità di gesti quotidiani, come quello di un forno dalle antiche origini, che oggi, come cinque secoli fa, sforna tutti i giorni dolci fragranti e pane, in un mondo che qui ci appartiene ancora e che vogliamo far rivivere nelle nostre tradizioni. |
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